Ormai da tempo Twitter non naviga in buone acque, sia per quanto riguarda la crescita della base utenti ferma a poco più di 300 milioni, sia rispetto alla quotazione in borsa che ha raggiunto i minimi storici.

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Anche per il 2016 le previsioni per la piattaforma di microblogging non sono delle migliori, anzi si direbbero proprio senza prospettive di crescita: per stessa ammissione dell’attuale CEO Jack Dorsey e del CFO Anthony Noto infatti non si attende una crescita significativa della base utenti. Tra le ragioni ci sarebbe l’esperienza d’uso del canale, che fidelizza in maniera meno rilevante le persone, a differenza di Facebook che si è radicato in maniera consistente nella vita e nelle abitudini delle persone.

Tra gli scenari peggiori che possiamo immaginare riguardo il prossimo anno di Twitter c’è anche lo spauracchio di un’acquisizione. L’ipotesi più rumoreggiata in rete sembra essere quella di Alphabet, che per rimettersi sul mercato dei social dopo il fallimento di Google+ potrebbe vedere una nuova prospettiva nei cinguettii.

Twitter dal canto suo ha in serbo qualche carta da giocare nel 2016, vediamo quali.

Nuove emoji
Con un annuncio di qualche settimana addietro è stato introdotto il supporto del sistema alle nuove emoji, avvicinando ulteriormente le possibilità di espressione a quanto le persone sono abituate nella vita quotidiana attraverso smartphone e tablet. Sì, anche il taco e il dito medio.

Immagini più grandi
Ma soprattutto non tagliate. Attualmente infatti viene effettuato un crop delle grafiche caricate insieme al tweet, riducendo l’impatto delle foto, peggiorandone la qualità oppure nel caso di grafiche amputandone porzioni significative che compromettono la corretta e immediata comprensione. In un annuncio risalente all’inizio del mese è stata introdotta la novità.

Logged out user base e advertising
In seguito all’introduzione, o meglio la sottolineatura, di un nuovo concetto relativo alla base di utenti Twitter non registrata o non loggata, si tenta di propagare un’idea diversa riguardo alla costituzione numerica dei fruitori di questo canale. Per dirla in parole povere: secondo Twitter le persone che consultano il sito sono molte di più di quanto viene registrato. Basti pensare ai tweet embeddati su siti terzi (come per esempio in questo articolo). Per questa ragione l’azienda californiana vuole introdurre una nuova tipologia di contenuti sponsorizzati, indirizzata in particolare a quanti non siano loggati.

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Questo insieme di soluzioni sarà in grado di risollevare le sorti del sistema di microblogging?
È difficile dirlo con certezza, voi che ne pensate?

Noi sicuramente non possiamo che augurare un buon 2016 a Twitter e a tutti voi!

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