“Il fumetto è morto, chi legge ancora i fumetti? I fumetti sono per bambini. Io leggo solo ZeroCalcare.”

Quante volte vi sarà capitato di sentire frasi così, soprattutto se siete appassionati della nona arte?
Rispondo io: molte, moltissime.

La realtà è ben diversa, il fumetto non è morto, non è forse popolare come lo era 40-50 anni fa ma ha un pubblico di fedelissimi che non abbandona mai le imprese dei suoi (super)eroi.
Così come quelle di quotidianimagazine e librianche le case editrici del fumetto sono sbarcate già da tempo su Instagram.
La cassa di risonanza del social fotografico è ampia e permette di arrivare ad un pubblico più ampio e meno di nicchia come notoriamente è quello dei fumetti.
Le case editrici hanno la grande opportunità di sfruttare la visibilità ottenuta grazie a serie tv (DareDevil) e film di successo (Batman). Una grande opportunità che viene ripagata soprattutto in termini di notorietà da sfruttare su tutti i canali di comunicazione.

Passiamo a qualche esempio concreto analizzando il mercato americano delle nuvole parlanti.

Partiamo con una delle più famose case editrici: la Marvel.
Il colosso Marvel non produce solo comics, si occupa di cinema, gadgets e videogiochi. Il suo prodotto di punta rimane però il fumetto, anche se non è il più redditizio.
Instagram è senza dubbio un’ottima vetrina per arrivare ai più giovani senza deludere le aspettative dei vecchi fan.
L’utilizzo di mini-video qui è largamente diffuso, un buon modo per riassumere in pochi secondi le caratteristiche dei suoi personaggi abbinando anche scritte a immagini.
Le nuove uscite settimanali vengono fotografate tutte insieme, quasi come un promemoria.

Analizziamo anche la DC comics che, proprio grazie a dei brevi filmati, promuove i suoi fumetti dando una maggiore visibilità (e freschezza) al prodotto. Un modo per far ingolosire e incuriosire i lettori e farsi conoscere a dei potenziali nuovi fan.

Qui le similitudini con l’eterna rivale Marvel, sono parecchie: minivideo, sketchbook, presentazione dei personaggi. Qui però c’è anche il coinvolgimento degli appassionati con il “DC VERIFIED FAN”.

Rimanendo sempre sul mercato americano diamo un’occhiata anche alla IDW Publishing, una casa editrice “minore” ma pur sempre molto influente sul proprio mercato. Qui il coinvolgimento dei fan e della redazione è decisamente più presente rispetto a Marvel e Dc. Il profilo ospita molte foto scattate alle convention e propone regram degli utenti. Il legame con i propri lettori si fa più forte.
Lo stesso discorso vale anche per la DarkHorse comics. In entrambi i casi passa quasi in secondo piano il prodotto e si punta a costruire una community più forte. Un’idea sicuramente condivisibile ma che personalmente non apprezzo molto. Avrei preferito vedere più anteprime e sketchbook che cosplayer divertiti alle feste!

IDW is in full effect at #BotCon2014. We will be here all weekend, come see us.

Una foto pubblicata da IDW Publishing (@idwpublishing) in data:

Così come i libri e i giornali, anche il fumetto, sui social, cattura l’attenzione degli utenti e crea coinvolgimento e aiuta a vendere di più. Quello che molti definiscono un prodotto di nicchia potrebbe spiccare il volo (come Superman) e diventare più fruibile e vicino alle masse. Sempre che non arrivi la Kryptonite a rovinare tutto.

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