Una delle mie ultime fissazioni è Vine. Lo testimoniano i video che sto facendo al mio cane Spock (detto #Spauck). Si tratta di una applicazione per iPhone e iPad (se non l’avete ancora scaricata la trovate qui) molto interessante che permette di realizzare video, facendo anche piccoli montaggi, e di raccontare storie nello spazio di pochi secondi, sei per l’esattezza.

Questa app ripropone una delle caratteristiche che hanno fatto la fortuna di Twitter, ovvero fare storytelling con risorse (spazio e tempo) limitate. Quando tempo e mezzi a disposizione sono pochi la creatività può fare la differenza, ecco quindi che spuntano i primi esperimenti, i primi micro film e i primi spot e le prime strategie digitali. Le caratteristiche di Vine permettono di creare contenuti senza preliminari e informazioni superflue mettendo in mostra solo l’essenza di prodotti e contenuti. Se volete farvi un’idea dei video attualmente pubblicati su Vine vi consiglio di dare un’occhiata a Seenive, come recita la sezione about: l’alternativa non ufficiale all’applicazione mobile targata Twitter.

Rispetto a Cinemagram c’è un’evoluzione. Si passa dalla realizzazione di GIF animate, anche se elaborate e creative, a veri e prorpi cortometraggi con audio. Tutto da condividere immediatamente con i propri contatti Twitter e Facebook.

Quali sono le possibilità per i brand? In realtà gli spazi per muoversi con originalità ci sono tutti. Lo strumento è nuovo e chi lo sta utilizzando lo fa in modo molto sperimentale. Su Vine possono essere veicolati messaggi in modo creativo, non invadente e spiritoso. Possono essere realizzati degli spot, clip in stop motion, presentati libri e riviste in anteprima (book trailer) e mostrata la gamma prodotti di una marca. I brand, inoltre, possono sfruttare l’effetto novità del mezzo che rende, di fatto, ogni contenuto, anche se ralizzato con qualità non altissima, notiziabile.

Ecco due dei brand che stanno utilizzando questo canale in modo interessante:

Ritz Crackers

Red Vines

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