Quando nel 1958 William Higinbotham creò “Tennis for Two” (da molti identificato come il primo videogioco) per intrattenere i visitatori e gli studenti annoiati al Brookhaven National Laboratory, non si aspettava di aver appena dato vita a un fenomeno che molti anni dopo sarebbe diventato il passatempo preferito di milioni di persone durante una pandemia mondiale: il video gaming.

Come è cambiato il mondo del gaming?  

A causa delle restrizioni imposte in tutto il mondo, milioni di persone sono state costrette a casa, in cerca di modi alternativi per impiegare il proprio tempo e per mantenere relazioni sociali sempre più in bilico a causa della distanza: i videogiochi si sono dimostrati perfetti per entrambe le esigenze.

La pandemia ha dimostrato che pur seduti e isolati per ore, i gamer non sono necessariamente soli e asociali. Con il supporto dei social media infatti, i videogiocatori hanno perfezionato l’arte di creare una community attorno al mondo videoludico per parteciparvi in modo attivo. 

Secondo un report pubblicato da IIDEA, nel 2021 il mercato dei videogiochi, solo in Italia, ha registrato un giro d’affari di 2 miliardi e 179 milioni di euro, segnando un punto di svolta nella percezione sociale e culturale delle potenzialità del videogioco come strumento di socialità e apprendimento.
I videogiocatori infatti, pur avendo una grande concentrazione tra i Gen Alfa, Gen Z e Millenials, contano molti utenti anche tra i Gen X e Boomer, ricoprendo quindi tutte le fasce d’età.

Statista.com

Come declinare il gaming in un’opportunità per i brand?

Mettere “un piede” nel mondo del gaming, quindi, può aprire per un brand un nuovo canale di comunicazione completamente differente rispetto a quelli tradizionali.

Molte aziende si sono già avventurate in questo nuovo modo di comunicare, inserendo contenuti pubblicitari dentro a un gioco (tramite banner o product placement) ma anche con elementi di gioco con cui è possibile interagire 👉 Ecco alcuni esempi. 

Un caso virtuoso è sicuramente quello che ha come protagonisti Mario Kart e Mercedes-Benz.
Grazie a un contenuto extra (DLC), scaricabile gratuitamente, è stato possibile implementare le macchine  della casa automobilistica tedesca all’interno del gioco Nintendo. Questo ha aumentato la popolarità del brand, oltre a consentire ai videogiocatori di tutto il mondo di conoscere i prodotti Mercedes in modo interattivo.

Come individuare il target giusto

Una fonte abbastanza attendibile per capire i trend e il pubblico sono i canali popolati delle community di gamer. Esse assumono un ruolo decisivo come nuovi mezzi di comunicazione, oltre ad essere molto efficaci e con un pubblico estremamente coinvolto ed eterogeneo.

Studiando questi canali in modo efficace, è quindi possibile:

  • Conoscere i social di riferimento usati dalle community: Twitch, Youtube, Reddit, Discord ecc.
  • Individuare gli spazi più rilevanti e più affini al proprio target
  • Studiare il comportamento degli utenti su questi canali: come comunicano? Qual è il loro tone of voice?

Dopo aver completato questi step preliminari, è possibile pensare alla strategia per arricchire la propria comunicazione: come? Non limitandosi ai soli social network, ma integrando la propria presenza nel mondo gaming in modo più consistente per veicolare al meglio il proprio messaggio.

In conclusione 

Sfruttare le potenzialità dei giochi online e delle community dei gamer, consente di rivolgersi a un pubblico preciso per intrattenerlo in modo divertente e interattivo. Questo differisce da ciò che accade in molti social media, in cui spesso la fruizione di contenuti è passiva e a volte invasiva. 

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