A Milano, il Natale non è solo luci, regali e shopping. È anche e soprattutto un grande palcoscenico urbano dove la creatività incontra l’identità dei brand e si fa spettacolo.
Negli ultimi anni, il progetto “Il Natale degli Alberi”, promosso dal Comune di Milano e ideato da Marco Balich, ha trasformato le piazze della città in una vera e propria galleria d’arte a cielo aperto, animata da installazioni creative firmate dai grandi marchi italiani e internazionali.
Ogni albero racconta una storia, e ogni brand che partecipa diventa narratore visivo del proprio universo valoriale, coinvolgendo i cittadini e i visitatori in un’esperienza immersiva, sorprendente e spesso interattiva.
Un progetto che unisce branding, creatività e spirito natalizio
Il Natale degli Alberi nasce nel 2020 come risposta simbolica alla pandemia, con l’obiettivo di portare bellezza, speranza e un senso di comunità attraverso l’arte pubblica.
L’idea di Marco Balich – noto per le sue cerimonie olimpiche e per le produzioni immersive – è semplice quanto potente: trasformare le piazze milanesi in una costellazione di alberi tematici, ciascuno realizzato da un brand diverso.
Ogni installazione è pensata per essere unica e rappresentativa dell’identità del marchio che la promuove, offrendo un’esperienza visiva e spesso interattiva. Il risultato? Una mappa urbana del Natale che fonde comunicazione, design, tecnologia e storytelling.
I brand protagonisti del Natale degli Alberi
Lunghissima è la lista dei brand che hanno scelto il Natale degli Alberi di Milano come palcoscenico per i propri festeggiamenti. A partire dall’iconico albero Swarovsky in Galleria, poi sostituito dal criticato albero Gucci e infine da Dior, Milano è stata impreziosita da marchi fashion, del mondo food, da banche, Assicurazioni e Istituzioni, emittenti radiofoniche, piattaforme streaming e gestori di energia.
I cittadini sono stati coinvolti in installazioni partecipative, come l’albero Chanel in Cordusio con un percorso sensoriale di 9 minuti, il villaggio VeraLab all’Arco della Pace o quello Coca Cola in Piazza Beccaria.
E c’è stato spazio anche per la ricercar scientifica con istituzioni come Fondazione Veronesi o A.I.R.C. Insomma, ogni Natale la città diventa un percorso tutto da scoprire albero dopo albero, luminaria dopo luminaria.
Ecco una lista dei principali brand che hanno partecipato al Natale degli Alberi:
· Esselunga
· Lavazza
· AC Milan / Fondazione Milan
· Fondazione Fiera Milano
· Yes Milano
· Deloitte
· Webuild
· Fondazione Albero della Vita
· Gruppo San Donato
· A2A
· Tiffany & Co.
· Radio Deejay
· Banca Mediolanum
· BeCharge
· Fondazione Humanitas
· Confcommercio
· Fondazione Bracco
· BWH Hotel Group
· FederlegnoArredo
· Fondazione Fiera Milano
· Sogemi
· Coca-Cola
· Wopta Assicurazioni
· Chanel
· Gattinoni Group
· Crédit Agricole
· Intesa Sanpaolo
· Corriere della Sera
· AXA Assicurazioni
· Canon
· Lendlease
· Fondazione Progetto Arca
· Banco BPM
· Comune di Milano
· Confcommercio
· Gucci
· ENI Plenitude
· Fondazione Veronesi
· IG – Trading e Investimenti
· AC Milan
· VeraLab
· Unicredit
· NABA – Nuova Accademia di Belle Arti
· Trenord
· Fondazione Doppia Difesa
· Gruppo CAP
· Crédit Agricole
· Banco BPM
· Fondazione Milano Cortina 2026
· Comune di Milano
· TIM
· Moncler
· Barilla
· AMSA
· LEGO
· Motta
· AIRC
· Prysmian Group
· Esselunga
· Pandora
· Decathlon
· Chanel
Gli alberi più curiosi, sorprendenti e… discussi
Non sempre i più grandi sono i più memorabili. Alcuni degli alberi che hanno lasciato il segno lo hanno fatto per originalità, concept o capacità di coinvolgimento:
· Gucci (2023): un albero-giostra dal sapore surreale, molto instagrammabile (specialmente dagli hater).
· Chanel (2022): un albero alla cui base era collocato un percorso immerso, un viaggio nel brand e nel futuro. Un esercizio di stile elegante e iconico posizionato in Piazza Cordusio.
· Wopta (2022): design ottico che trasmette cura e protezione attraverso un’installazione interattiva e di grande impatto scenografico.
· IG (2023): flussi di luce e grafici dinamici per rappresentare i mercati, con una sorpresa per i visitatori: diventare protagonisti dell’installazione grazie a una pedana interattiva e da un’applicazione di Realtà Aumentata.
· LEGO (2024): mattoncini, colori e giochi per far sognare ogni generazione.
· AMSA (2024): riciclo e sostenibilità messi in scena in modo coinvolgente.
· Prysmian (2024): tecnologia e sostenibilità in chiave creativa.
· A.I.R.C. (2024): un albero per comunicare messaggi di speranza attraverso un albero “interattivo”.
· Motta (2024): un omaggio visivo al panettone milanese, con packaging storici.
· VeraLab (2024): un vero e proprio Christmas Village con tanto di pista di pattinaggio brandizzata.
Le luminarie brandizzate: storytelling nelle vie dello shopping
Parallelamente agli alberi, anche le luminarie natalizie nelle vie più iconiche della città sono diventate veri e propri strumenti di branding.
Molti brand hanno adottato porzioni di città per raccontare visivamente il proprio universo, trasformando le strade in percorsi immersivi:
· Swarovski, da anni protagonista in Galleria Vittorio Emanuele, ha arricchito le volte con cristalli e giochi di luce sofisticati.
· Dior ha incantato via Montenapoleone con archi floreali dorati e decorazioni ispirate al savoir-faire della maison.
· Dolce & Gabbana ha trasformato Corso Venezia in un presepe siciliano luminoso, tra folklore e opulenza.
· Yves Saint Laurent ha firmato le luminarie di Corso Vittorio Emanuele II con il logo in versione sparkling.
· Van Cleef & Arpels ha illuminato via della Spiga con motivi celesti e poetici, ispirati alle proprie collezioni di alta gioielleria.
· Amazon ha promosso messaggi solidali lungo Corso Garibaldi, con installazioni interattive legate a campagne di beneficenza.
· Chanel ha illuminato Corso Vittorio Emanuele con le shape del suo rilanciato Chanel nr. 5, in continuità con la domination presso La Rinascente.
· Gucci, oltre all’albero, ha arricchito la zona di Brera con elementi luminosi a tema.
· Pandora ha curato le luminarie nei pressi di San Babila con cuori, stelle e simboli affettivi.
Sicuramente ci sarebbe ancora molto altro da dire sul Natale degli Alberi ma, come è solito dire, “il meglio deve ancora venire”. E con l’apertura del bando del Natale degli Alberi 2025 il prossimo albero potrebbe essere quello del tuo brand.