La social TV e l’uso del second screen si stanno ufficialmente diffondendo anche in Italia. Con attenzione e interesse monitoro il fenomeno e ne parlo: l’ho fatto qui e più recentemente anche sul mio blog. Ma non solo: seguo discussioni, commento live e vedo che il numero di utenti che offre pareri e critiche su film, telefilm, varietà e talk show è in aumento. Sì ho usato il termine “varietà”, ma per scommessa dovevo inserirlo in questo post, e direi che qui calzava a pennello. E ho vinto un caffè.

Tornando alla social TV, sarà che i programmi sono sempre meno interessanti, che le trasmissioni televisive invitano la gente a discutere di quel che sta andando in onda o che c’è sempre più voglia di condividere esperienze e commenti, è chiaro che il fenomeno esiste. Perché allora non sfruttarlo a fini promozionali? Detto, fatto.

In maggio Twitter ha annunciato la versione beta di un nuovo prodotto chiamato TV ad Targeting, che permette ai brand di far proseguire le proprie comunicazioni commerciali anche su Twitter. Il risultato di questo test ha rivelato che l’impatto dell’uso di Twitter con l’advertising TV è significativo rispetto al solo uso degli spot televisivi. Da alcuni giorni, quindi, lo strumento è stato messo a disposizione di tutti i soggetti che fanno advertising sulle reti nazionali americane.
Le pubblicità che vediamo sullo schermo della TV vengono sincronizzate con le comunicazioni Twitter ed hanno una prosecuzione digitale attraverso i promoted Tweet, ma anche contenuti Vine.

Risultato: il messaggio risulta essere amplificato.

Twitter ha poi fornito agli inserzionisti un nuovo set di analitycs che permettono di monitorare e capire quali utenti stanno parlando delle campagne, di analizzare i feedback ed eventualmente ottimizzare le comunicazioni.

L’interazione spot, campagna Twitter e comunicazioni degli utenti offrono sicuramente grandissime possibilità per i brand dal lato creativo, della comunicazione e dell’interazione con gli utenti.
Non ci resta che attendere che lo strumento arrivi in Italia. Vado a bere il mio caffè.

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