Ne è passata di acqua sotto i ponti da quando LinkedIn era solo una piattaforma per le offerte di lavoro. Adesso con i suoi 14 milioni di utenti attivi, si è trasformato a tutti gli effetti in un vero e proprio social network in cui condividere contenuti corporate (e non). Prima gli hashtag, poi le reaction… adesso sembra sia finalmente arrivato il momento delle Linkedin Stories. Come funzionano e quale ruolo svolgeranno all’interno del canale? Mettetevi comodi, ve lo raccontiamo.

Linkedin Stories: la genesi

Nel lontano 2018 Linkedin aveva testato uno strumento simile alle storie dal nome “Student Voice”, per tutti gli studenti dei college americani.
Questa funzione permetteva agli studenti di pubblicare esclusivamente dei brevi video (non immagini), che restavano online nella piattaforma sopra il feed di ogni utente, per una settimana intera. Lo scopo principale di queste Stories era quello di arricchire il proprio profilo Linkedin personale con le esperienze accademiche svolte, i progetti seguiti durante un percorso di studi o durante un lavoro, gli stage a cui si aveva preso parte e tutte le attività che normalmente vengono inserite all’interno del curriculum vitae. Insomma un vero e proprio biglietto da visita! Per quanto ogni ingranaggio fosse oliato alla perfezione, Linkedin alla fine decise di non lanciare l’aggiornamento… fino ad ora!

Linkedin Stories: feel old yet?

Stando alle ultime indiscrezioni, la piattaforma sarebbe finalmente pronta a far debuttare le sue personalissime LinkedIn Stories!

Dopo una prima fase di test interna, il social ha reso ufficiale che dai prossimi mesi le LinkedIn Stories saranno disponibili (per un primo periodo in una versione beta) per i singoli utenti.

L’utilizzo delle LinkedIn Stories

Il Senior Director of Product Management di Linkedin, Pete Davies dice:
“Abbiamo scoperto che questo formato è perfetto per condividere i momenti chiave degli eventi di lavoro e che il formato full-screen rende facile condividere consigli e trucchi per aiutarci a lavorare in modo più intelligente”.
Le Stories dunque potrebbero contribuire a intrattenere gli utenti sulla piattaforma; contemporaneamente, offrirebbero nuove opportunità di crescita professionale attraverso la condivisione di diversi temi, argomenti o momenti di vita professionale. Inoltre, è fondamentale ricordare che la scelta di introdurre le storie è anche dettata dall’esistenza di un’intera generazione abituata a usare questo sistema comunicativo per interagire.

Storie di business

Ma parliamo di business. In tutta onestà, a cosa potrebbe servire l’introduzione, su una piattaforma professionale, di una feature come le storie nata invece per intrattenere? Possiamo raccontarcela un po’ come vogliamo, ovvero che il tutto possa servire ad incentivare l’engagement, l’interazione e la volontà di offrire nuove opportunità di crescita professionale attraverso contenuti di facile fruizione. Lasciateci però credere che, visto il successo monetario delle storie sulle altre piattaforme (dove per “Altre piattaforme” intendiamo “Instagram”) LinkedIn voglia piano piano trasformare le storie in uno strumento di placement ADV per i professionisti. Alla fine non ci suonerebbe così strana l’ideati poter vedere in futuro sponsorizzati corsi di master professionali. Quale canale migliore per farlo?!

Non sarà una sfida semplice l’introduzione di un format come questo su una piattaforma come LinkedIn. C’è da dire che, al netto delle informazioni, sembra tutto molto sensato e studiato, anche perché è innegabile quanto il format delle stories abbia coinvolto veramente tutti (qui se vi siete persi il nostro articolo a riguardo), dimostrandosi un format vincente su tutti i canali social. Pronti a rilanciare i vostri business su LinkedIn Stories?

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