C’era una volta l’evento, inteso come accadimento nel mondo reale. Poi è arrivato il customer engagement, la cronaca dell’evento, la sua copertura mediatica, la narrazione giornalistica di fatti in real-time. Da qualche anno il boom dei social media: la comunicazione online diviene la seconda pelle del reale, e le persone iniziano a vivere due vite parallele. Nella prima fanno e accumulano esperienze, nella seconda le raccontano online ad amici e follower, minuto per minuto. Live Tweeting, dunque.

In questo scenario il media protagonista è Twitter. Istantaneo, flessibile, adatto all’uso mobile, è il social network perfetto per rispondere alla domanda “Cosa sta succedendo in questo momento?”. Dagli eventi inattesi, come i terremoti o le insurrezioni, a quelli programmati, come le elezioni, le partite di calcio e le trasmissioni tv, tutto ciò che conta per l’opinione pubblica viene raccontato su Twitter in un flusso incessante di informazioni a 140 caratteri.

Il social commentary sta divendando quindi una nuova dimensione antropologica. Cosa rappresenta questo trend per le marche? Soprattutto una grande chance di customer engagement. Avvicinarsi agli utenti e comunicare con una voce autentica. Durante il live tweeting infatti si attiva una nuova modalità comunicativa: il posting si umanizza, il tweeting acquista unicità e personalità, i follower iniziano a intravedere che dietro il brand ci sono delle persone reali. Si realizza così il terreno ideale per la conversazione e il dialogo con i follower, aumentano le mention all’account, la sua credibilità e la sua visibilità fuori dalla follower base. Il live tweeting non è infatti solo cronaca e commento, ma domande, call-to-action e soprattutto sinergia con gli utenti che seguono lo stesso evento dal vivo o in remoto.

Hashtag univoci, gratificazione dei follower più attivi, frequenza di posting, monitoraggio e valutazione dei principali trending topic, sono tutti elementi cruciali per massimizzare i risultati di un’attività di tweeting intensivo. L’elemento centrale resta tuttavia la profonda comprensione della natura di Twitter, in quanto strumento di informazione dal basso, news media democratico e pluralista, dal cuore rivoluzionario. Per questo motivo l’engagement sul canale, non può che passare attraverso l’abbattimento di un muro: quello fra i brand e le persone. Una volta abbattuto questo muro Twitter, attraverso il twitter marketing, può diventare un’ottima opportunità per i brand e per i consumatori.

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