Un blog aziendale è un owned media che si colloca a metà tra il sito e i canali social: è dinamico, aggiornato periodicamente, affronta tematiche specifiche in modo completo, prevede l’interazione degli utenti, si presta alla viralizzazione dei contenuti grazie ai pulsanti di share.
Tra i canali utilizzati dai brand, si distingue sia dal sito aziendale (strutturato in modo da conservare una sostanziale fissità nel tempo) sia dai social media (dedicati alla conversazione con gli utenti e, generalmente, proiettati sul real time).

Perché costruire un blog aziendale?

Quanto più un argomento è complesso (pensiamo ai servizi bancari o alla consulenza legale) tanto più è difficile orientarsi tra i contenuti presenti in rete e trovare informazioni attendibili, soprattutto per gli utenti che non sanno destreggiarsi tra la miriade di forum, social media e blog. Se poi scarseggiano le notizie in lingua madre, il livello di difficoltà aumenta.

La rete sembra satura di informazioni, ma in realtà ci sono ancora molte conversazioni in cui le aziende potrebbero inserirsi mettendo a disposizione il proprio know-how. In quest’ottica, il blog corporate può diventare un vero e proprio servizio per rispondere alle esigenze degli utenti disorientati: un’occasione per i brand che vogliono costruirsi una reputazione e conquistare l’attenzione del  target.

Se occupa una nicchia ancora scoperta, il blog si candida a diventare un punto di riferimento per gli utenti, aumentando l’awareness e facilitando la diffusione dei propri valori, prodotti e servizi. Uno strumento in più per instaurare un dialogo con gli utenti e coinvolgere gli influencer.

Quante aziende investono sui blog?

Non si spiegano allora i risultati della ricerca di Technorati media, secondo i quali solo il 32% delle aziende investe sui blog, pur essendo la terza fonte online che influenza le persone nell’acquisto di un prodotto.

Technorati Media Digital Influence Report 2013

 

Non solo, sempre secondo Technorati media, i blog sono tra le cinque fonti considerate più attendibili in rete dagli utenti: perché non sfruttare questa opportunità?

 

 

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