Il 17 luglio 2019, con un tweet dal canale ufficiale, Instagram ha annunciato il lancio dei test per la rimozione del numero dei like. Tra i paesi inizialmente coinvolti è presente anche l’Italia, uno dei paesi maggiormente attivi sul social. Se la feature venisse rilasciata ufficialmente, non sarebbe più possibile visualizzare il conteggio totale dei like ricevuti da una pagina/utente.


A cambiare sarà l’approccio verso il contenuto e l’interazione, sia per gli utenti che per i content creator. Tutti coloro che utilizzano Instagram per la diffusione di propri contenuti, soprattutto i numerosi Brand attivi sul canale, si troveranno costretti a rivalutare la propria strategia di comunicazione. Vediamo quindi che cosa cambia e perché, forse, non è ancora il momento di entrare nel panico.

Le ragioni della scelta di Instagram

Il Private Like Count, come definito dall’Head of Instagram Adam Mosseri durante l’ultima Facebook Conference for Developers, rappresenta una modifica essenziale considerando le dinamiche d’interazione di Instagram, in grado di limitare l’acceso dibattito sull’influenza negativa del social sulla sfera psicologica dell’individuo in cerca di approvazione.
Questa modifica avrebbe un risvolto positivo, sia per gli utenti che l’ambiente social in merito a pratiche poco trasparenti.Già lo scorso novembre Instagram delineava il percorso da seguire per garantire l’autenticità dell’ambiente: porre un freno alle interazioni non autentiche. Il botting, pratica che prevede l’acquisto di veri e propri pacchetti di like, commenti o follower, perderà esponenzialmente valore favorendo la centralità del contenuto e dell’originalità.

Valorizzare le modalità di fruizione dei contenuti e l’esperienza dell’utente, concentrandosi sulla pubblicazione e meno sul numero di like, le motivazioni che hanno spinto Instagram ad implementare la feature.

Diminuirà il numero di contenuti prodotti dagli utenti?

Con la rimozione del numero di like, in grado di quantificare il grado di apprezzamento di un contenuto, l’utente potrebbe essere indotto a NON lasciare un like, trovandosi privato di quell’input in grado di far la differenza. Robert Cialdini, massimo esponente degli studi sulla persuasione, commenterebbe questa feature partendo dal concetto di riprova sociale. A livello inconscio l’utente valuterebbe in maniera differente un contenuto se potesse conoscere quantitativamente l’apprezzamento degli altri.
Potrebbero, quindi, essere due gli scenari che riguardano la quantità di contenuti pubblicati:

  • un incremento del tasso di pubblicazione, soprattutto da parte degli utenti con pochi follower o media-like
  • una riduzione del tasso di pubblicazione, penalizzando chi invece pubblica contenuti per ottenere consensi e scalare la vetta. Gli influencer, soprattutto nano e micro potrebbero essere penalizzati dalla rimozione del numero di like

Brand e Influencer: maggior peso alle Stories?

Questa feature potrebbe dar luogo ad un incremento di fruizione del numero di stories: è Instagram stesso che individua nelle stories quel format in grado di garantire un’interazione maggiormente fruibile e godibile. Con la continua introduzione di stickers e personalizzazioni, interessanti per il perseguimento di customer engagement, il maggior peso assunto dalle stories valorizzerà ulteriormente determinate metrics (screenshot e condivisione delle stories, partecipazione a sondaggi, messaggi ricevuti, numero di clic al link o di swipe) evitando dunque di concentrarci troppo sulle vanity metrics. La mancata visualizzazione del contatore agirà, sotto questo punto di vista, sfavorendo l’individuazione dell’engagement rate. Non sarà più immediatamente verificabile, ad esempio tramite i numerosi tool reperibili online, richiedendo analisi più accurate per capire quali contenuti performano più di altri.
I contenuti presenti sul feed, considerando la centralità che verrà sempre più attribuita alle stories, richiederanno un livello di diversificazione maggiore rispetto a prima.

Sperimentare nuovi format

Contenuti dinamici come video, Question & Answer e caroselli, potrebbero generare un tasso di coinvolgimento maggiore rispetto a contenuti statici. La cura del layout grafico, la scelta delle immagini, dei soggetti del video, degli effetti di transizione ed ancora delle captions indicate per post, i key factors da tenere sotto osservazione per il coinvolgimento del proprio target.
Il numero di like potrà anche non essere più visibile ma Instagram offre una vasta gamma di feature che potranno assolvere al compito di ingaggio degli utenti, di traffico e di awareness forse anche meglio di un “like”.

La nostra opinione è che: riuscire a prevedere i trend, analizzare profondamente la risposta del proprio pubblico, imprimere valore ai contenuti, diventerà vitale per evitare di essere colti di sorpresa e sfruttare questo “nuovo” scenario a proprio vantaggio.

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