Il mondo del digital marketing non ha dubbi: il 2020 sarà l’anno della newsletter con una sempre maggiore personalizzazione delle proprie strategie di marketing, cioè la strategia di adattamento e strutturazione della propria comunicazione e offerta attorno ai comportamenti e ai gusti dei consumatori.

Un trend a cui tutti oramai ci stiamo abituando. Basti pensare a piattaforme come Netflix, che in base ai propri gusti propone una selezione di titoli compatibili, o Spotify e le sue playlist studiate sui propri ascolti.

Contenuti, siti e piattaforme sono tutti coinvolti in questo processo: ma la vera protagonista resta sempre la newsletter.

Lunga vita alla newsletter!

Bistrattata, considerata morta a fasi alterne o condannata a finire nella cartella “indesiderata” nella maggioranza dei casi, la newsletter trova una rinnovata efficacia nelle strategie di marketing grazie alle tecniche di personalizzazione.

 Il perché è presto detto: in un’epoca di sovraffollamento di annunci pubblicitari su ogni piattaforma e social network, il minimo comune denominatore della massa di ads giornaliera è la genericità del messaggio.

 La newsletter invece, nella sua immediatezza, è personale. È tua, un appuntamento quotidiano: comoda da fruire, facile da leggere, senza la necessità di accendere il pc o altri supporti. Semplicità, immediatezza e la natura intima della newsletter ne fanno oggi ancor di più uno dei migliori e più performanti strumenti di comunicazione.

Newsletter: personalizzazione “sartoriale”

Perché personalizzare le newsletter, quindi? Perché è possibile costruire newsletter tailor-made, confezionarle su misura di chi si vuole raggiungere e studiarle per coinvolgere addirittura la singola persona.

Quest’attività “sartoriale” passa necessariamente dallo studio del pubblico che si vuole intercettare. Le informazioni sono ricavabili da numerose fonti, per esempio attraverso:

  • i comportamenti su un e-commerce
  • lead raccolti nel tempo
  • dati anagrafici
  • abitudini di consumo e navigazione

Con questi dati si può così procedere alla segmentazione del pubblico: a gruppi ristretti di destinatari individuati con maggior dettaglio, corrisponderanno email dedicate più incisive e di maggior interesse.

I vantaggi? Beh, sono innumerevoli. 

Innanzitutto, la soddisfazione personale: uscire dall’anonimato e dalla massa può appagare il singolo utente (come vi avevamo già anticipato qui), che percepirà il brand come più familiare e più vicino a lui e ai suoi interessi. E questo è il primo passo per una dinamica di fidelizzazione dei clienti.

 Inoltre, grazie alla tecnologia, si può accompagnare e stimolare il pubblico in un’ampia gamma di modalità: oltre alle più classiche, sconti in caso di carrelli abbandonati, prezzi flessibili su prodotti che rientrano nei gusti del singolo destinatario, aggiornamenti su notizie che abbiano davvero valore per chi li riceve.

 Non solo: arriva Natale e giunge propizia la promozione su quel prodotto che da tempo si guardava sognanti? Partenze estive imminenti e costumi scontati “solo per te”? Insomma: una newsletter, un mondo di possibilità.

E alla fine arriva il copy

Soprattutto con le newsletter, dove il rischio spam è sempre alto, la regola d’oro è sempre conquistare l’attenzione del proprio pubblico subito. Ecco perché la personalizzazione è la soluzione giusta, con una buona dose di creatività.
Ogni elemento della newsletter può essere customizzato e contribuire così al suo successo, a partire dall’oggetto della mail. È il primo testo che viene letto, quindi se accattivante ma dritto al cuore dell’offerta riuscirà a invogliare il destinatario all’apertura.

Per il contenuto, invece, la personalizzazione creativa è sempre un’arma in più, purché comunichi sempre un messaggio di valore e reale interesse per l’utente. E le CTA? Uno strumento troppe volte ignorato, ma che può far emergere una newsletter nell’affollato mondo delle mail quotidiane con un tocco di carattere in più.

La personalizzazione delle strategie di marketing sarà uno dei trend del 2020, e la newsletter è pronta a stupirvi: datele fiducia, non vi deluderà!

Case History Correlate