Nel 2023, LinkedIn, la piattaforma più famosa tra i professionisti ha introdotto alcune novità sulla base dei risultati generati dall’utilizzo del social da parte degli iscritti, degli argomenti e delle tipologie di post con cui gli utenti interagiscono. Allora non ci resta che scoprire come funziona l’algoritmo LinkedIn nel 2023… e, perché no, darvi qualche tips da ricordare prima di pubblicare!

Quando e quanto andare online? 

Forse questa è la domanda che ci poniamo (o ci viene posta) più di frequente. 

Seguendo le indicazioni forniteci dall’algoritmo di LinkedIn possiamo vedere come anche questo social, allo stesso modo di Facebook, Instagram o Twitter, ha delle regole da seguire affinché i post siano efficaci. 

  • Per massimizzare la visibilità organica dei post è importante pianificare la pubblicazione quando la maggior parte della propria follower base è online. In linea di massima, trattandosi di un social  per professionisti, il momento migliore è durante la fascia oraria lavorativa. Quindi non alla mattina presto prima di andare al lavoro e neppure la domenica.
  • È sconsigliato pubblicare un contenuto nelle ore successive a quello precedente. L’algoritmo di LinkedIn considera il grado di engagement per ogni post, tendendo conto del tempo di permanenza, del numero di clic e di diffusioni, ecc …
  • Pubblicare ripetutamente molti post, generando però scarsa interazione, rischia di penalizzarli: potrebbe accadere che il basso tasso di interazione del primo post faccia si che la portata del seguente sia più ridotta. 
  • Ricondividere altri post va bene… ma senza esagerare. LinkedIn considera le diffusioni come nuovi contenuti quindi, seguendo il discorso fatto prima, anche in questo caso la crescita dei post potrebbe essere rallentata. 

Queste sono solo delle indicazioni, tutti i pubblici sono diversi! È sempre importante fare dei confronti con le metriche Analytics del proprio account per confermarli o per adattarli alle proprie esigenze. 

E i post più efficaci? 

Anche in questo caso l’algoritmo di LinkedIn ci dà delle indicazioni ben precise: diversificando le tipologie e i formati dei contenuti le probabilità di raggiungere un buon livello di impressions e di reach aumentano.

Video post

Su LinkedIn pubblicare contenuti video è molto semplice e si può fare in modi differenti. Si possono condividere attraverso l’embedding di un link esterno oppure pubblicando in modo nativo. Ma ci sono alcuni accorgimenti da tenere a mente.

  1. Più sono brevi, meglio è. I contenuti che durano più di 3 minuti rischiano di far diminuire le visualizzazioni di oltre il 90%. 
  2. Importantissimo scegliere un’immagine di copertina interessante, che attiri l’attenzione dei follower. 
  3. I video in cui i protagonisti sono persone che i follower conoscono e riconoscono generano un rendimento più alto. 

Slide post

I caroselli con immagini possono aumentare la portata dei post fino a quattro volte. Per creare uno slide post efficace il numero di slide deve essere compreso tra le quattro e le undici, ma soprattutto le immagini devono essere in alta definizione. 

Sondaggi

Porre le giuste domande alla propria audience può strizzare l’occhio verso risultati interessanti in termini di interazioni (ogni voto al sondaggio viene misurato da LinkedIn come engagement). 

Ultime 5 key raccomandation

  1. Non menzionare mai più di 15 account in ogni post 
  2. Il numero massimo di emoji da usare per ogni copy è di 10 e non più di 4 per ogni riga. 
  3. La lunghezza ottimale dei testi è compresa tra i 1200 e i 1800 caratteri
  4. Moderazione, moderazione, moderazione. Non far trascorrere più di 12 ore per la risposta ai commenti. 
  5. Cercare di non modificare il post nei 10 minuti dopo la pubblicazione. 

Questi consigli valgono un po’ per tutti, ma se siete un’azienda vi consigliamo di strutturare una strategia LinkedIn B2B insieme a dei professionisti. Contattaci o passa a trovarci! 

 

 

 

Canali del progetto

Case History Correlate