Ogni mattina, a un paio d’ore dal sorgere del sole, un Instagrammer si sveglia e sa che dovrà postare più di tutti gli altri, o perderà i suoi follower. Uno scenario troppo tragico perfino da immaginare, dite?
E invece no, il peggior incubo di ogni Instagram addicted, professionista e non, si è realizzato proprio la scorsa settimana quando sono svaniti nel nulla centinaia (e in alcuni casi, migliaia) di follower.
Ma com’è possibile che tutti questi utenti siano stati risucchiati in una bolla spazio-tempo?

Fino a 2 milioni di follower in meno: Instagram ha eliminato tutti gli account fake?

Dunque, cosa è successo? In un primo momento, abbiamo pensato al comunicato dell’azienda lanciato nel corso dello scorso novembre, quello in cui Instagram annunciava che si sarebbe attrezzato per ridurre drasticamente il numero degli account fake o inattivi presenti sulla piattaforma, al fine di arginare il dilagante fenomeno dell’acquisto di follower. “Inizieremo a rimuovere like, segui e commenti non autentici dagli account che utilizzano app di terze parti per aumentare la loro popolarità” sentenziava Instagram.

Eppure, l’ennesimo down dell’applicazione sembra essere stato di ben altra natura. In particolare, un Tweet dell’azienda spiega che sembrerebbe essersi trattato di un problema tecnico che sarebbe stato risolto in poche ore, riportando gli account alla normalità.
Difficile dire cosa sia accaduto davvero.

Caro Instagram, al popolo del web queste pulizie di primavera anticipate non sono proprio piaciute

Il presunto problema tecnico ha scatenato la rete, che si è espressa con una lunghissima serie di polemiche: una valanga di tweet con gli hashtag #InstagramPurge e #InstagramDown.

Se gli utenti social hanno trasformato l’improvviso crash di Instagram in una tragedia a suon di cinguettii, noi abbiamo deciso di tracciarne un andamento per scovare malcontenti, opinioni e feedback online.
Ciò che sappiamo, è che del “down” di Instagram se n’è parlato eccome negli ultimi giorni. In particolare, analizzando l’andamento dell’hashtag #InstagramDown abbiamo notato un crescente successo, con un particolare picco fra 13 e 14 febbraio che ne ha accresciuto la popolarità del 127%.

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Solo in Italia, l’hashtag è stato utilizzato 73 volte, superando le 209mila impressions grazie ai numerosi retweet e gli approfondimenti di testate autorevoli.

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Se in un primo momento gli utenti hanno sperato in una soluzione quanto meno tempestiva da parte dell’Applicazione, col passare del tempo, la situazione non è certamente migliorata e così il malcontento ha iniziato a farsi sentire: primo fra tutti gli utenti hanno evidenziato, attraverso vari tweet, un’incongruenza fra i dati se visualizzati da diversi device, da mobile i follower sembravano calati, da desktop addirittura aumentati e in qualche caso i numeri sembravano essere completamente divergenti rispetto a quelli precedenti.
Più in generale, raccogliendo le opinioni degli Instagrammer, è stato subito evidente come la preoccupazione più grande fosse quella di un probabile bug: se così fosse stato, i follower persi sarebbero stati difficilmente recuperati.

Malcontento e ironia non solo per quanto riguarda presunti problemi tecnici e annessi: gli utenti Instagram prima si lamentano di un malfunzionamento, poi di un aggiornamento mal riuscito e poi di un cambiamento che gli avrebbe fatto storcere il naso.

Alla ricerca dell’hashtag #InstagramDown: ma cosa significa Social Listening?

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Ma come è possibile approfondire una situazione in tempo reale, come abbiamo fatto noi in questo caso?
Ecco che il Social Listening accorre in nostro aiuto, permettendoci di tenere d’occhio tutto quel che accade attorno a un brand (o meglio, a una keyword preziosa per la nostra indagine), dentro e fuori dai social. Controllare le mention, leggere le discussioni, i feedback e le opinioni: tutto questo può esserci utile al fine di analizzare le opinioni dei consumatori e conoscere approfonditamente le loro esigenze.

In generale, iniziare un “ascolto” significa anche scovare le ragioni di successi e fallimenti, offrendoci l’opportunità di implementare una strategia e analizzarne le criticità.
Esiste qualcosa di più prezioso dell’opinione di un consumatore? Conoscerne i desideri per creare un prodotto su misura, a lungo termine, ci permetterà di aumentare le chance di successo e migliorare la Brand Awareness.

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