C’è chi per un’occasione speciale si regala un viaggio o un oggetto di valore e chi, come Instagram, per festeggiare il suo miliardo di iscritti decide di scardinare uno degli asset distintivi della piattaforma: la lunghezza dei video con IGTV. Ancora una volta, quindi, l’instagram marketing si conferma in continua evoluzione.

Per tutti quelli che lavorano nel digital o nel brand entertainment è scattata la gara al pronostico sul successo e la ricerca della chiave vincente per sfruttare l’estensione del formato video.

 

Sicuramente c’è chi ancora non ha avuto tempo di farsi qualche domanda su IGTV, quindi ci abbiamo pensato noi. E, già che ci siamo, cerchiamo di dare anche qualche risposta.

Dove trovo IGTV?

IGTV può essere scaricata come app dedicata oppure direttamente nel caro vecchio Instagram, aggiornando l’applicazione e cliccando sull’icona che appare accanto ai direct.

Sostanzialmente, di che si tratta? La prima impressione è quella di avere a che fare con un broadcaster “intelligente”. Puoi cercare quello che vuoi, ovvio, ma IGTV ti propone direttamente un palinsesto di contenuti suddivisi in quattro categorie:

Per te: una selezione basata sugli interessi

Persone che segui: i canali e i video di chi già segui su Instagram

Popolari: i video più popolari nel tuo network 

Continua a guardare: permette di riprendere la visione di video interrotti precedentemente

Tutto il resto è contenuto, contenuto, contenuto. O, almeno, immaginiamo sarà così, dato che il servizio, nel momento in cui scriviamo, è all’esordio.

Quanto sono lunghi i video? Certo non i 15 secondi classici di Instagram, ma anche qui c’è un “ma”. Tutti possono caricare video fino a 10 minuti di lunghezza. I “lungometraggi” fino a 60 minuti sono, per il momento, territorio di una selezione di creators con numeri elevati di followers e interazioni.

E la pubblicità? Per il momento non è possibile fare Adv, anche se è ipotizzabile che, con formati lunghi, il break possa essere inserito in futuro.

Insomma, dopo una prima panoramica viene abbastanza facile pensare che IGTV si candidi per diventare un competitor di YouTube. Tanti i punti in comune, altrettante le peculiarità distintive, come il formato verticale tipico di Instagram in contrasto con il più televisivo 16:9 di YouTube (e per questo immaginiamo che un limite di IGTV possa essere l’impossibilità a essere cross device).  Capire, però, quanto la sfida sarà accesa è ancora prematuro. YouTube ha dettato degli standard di formato, di linguaggio, persino di formati Adv. È difficile pensare che IGTV voglia giocare con le stesse regole. Più facile pensare che voglia far evolvere gli asset che hanno reso popolare Instagram nella direzione di uno storytelling più corposo e strutturato.

Ora la questione è semplicemente quanto tempo ci vorrà perché i creators e gli utenti in generale comincino a creare format in grado di valorizzare al massimo il nuovo servizio. E le agenzie e i brand sono già alla finestra ad aspettare…

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