Il nuovo anno ha portato tante novità sui social media e sulle app che utilizziamo abitualmente. Ma non trovate che la comunicazione di Instagram e dei social in generale si stia un po’ uniformando? Andiamo a scoprire le ultime tendenze e a cercare di capire se qualcosa unisce tutti questi cambiamenti.

Pinterest, Pinterest delle mie brame…

Non solo Instagram, alzi la mano chi almeno una volta al giorno scrolla il feed di Pinterest in cerca di ispirazione per il proprio look…

via GIPHY

 

… ci avremmo giurato. Per tutti i beauty victim, Pinterest ha pensato la feature Try On. Grazie alla realtà aumentata gli utenti possono testare, con la telecamera interna dello smartphone, diversi elementi di make-up in base alle proprie esigenze. Si tratta di un livello di sviluppo differente rispetto ad un qualunque filtro di Instagram (clicca qui per fare un ripassino veloce sulle story), infatti è possibile provare e successivamente acquistare gli accessori beauty dei principali brand del settore, presenti sulla piattaforma. La novità ci sembra utile, comoda e facilmente fruibile, ma sorge spontanea la domanda: Pinterest ha voluto prendere ispirazione da feature già esistenti su Snapchat e Instagram per avvicinarsi alla loro comunicazione veloce e immediata o ha voluto semplicemente rispondere a un’esigenza degli utenti?

 

Dopo Instagram, le Spotify Stories: what a time to be alive!

Quando pensi di averle viste tutte con Instagram, ecco che arrivano le storie anche sulla piattaforma svedese!
La prima a testare questa funzionalità è stata la beauty youtuber Summer Mckeen che Spotify ha scelto per lanciare questa nuova feature in cui i video personali dell’influencer sono presenti all’interno delle playlist pubbliche sulla piattaforma. Le storie di Spotify mantengono le caratteristiche principali delle altre app con la differenza sostanziale che in questo formato ovviamente è previsto l’utilizzo della musica e delle playlist. Non ce lo aspettavamo proprio.

via GIPHY

 

La prima Spotify influencer, scelta per la quantità di playlist personali presenti sul profilo, ha fatto da spartiacque per questa nuova feature, infatti pare che nel breve periodo potremo vedere tanti altri artisti pubblicare queste storie. L’azienda svedese ci tiene a precisare però che non vuole trasformarsi un social media, ma solo ampliare l’esperienza che l’utente può fare con la musica.
Anche in questo caso la domanda ci sorge spontanea: solo a noi sembra che la direzione presa da Spotify non sia così lontana da quella di altri social media? L’utilizzo di influencer e la nascita delle stories potrebbe essere interpretato come un modo per rendere più veloce la diffusione delle novità nel campo della musica con un contenuto breve ma efficace e le case discografiche già si sfregano le mani.

IGTV: c’è nessunoooo… ?

Su Instagram il tasto IGTV è scomparso e non per sbaglio. L’app lanciata un anno fa non ha raggiunto i risultati sperati (lo avevamo già notato a fine marzo 2019) quindi Instagram ha deciso di rimuovere il tasto ad hoc che dall’applicazione principale portava su IGTV, lasciando comunque la possibilità agli utenti di passare a questa app o scaricarla per guardare video fino a 10 minuti. Il popolo di Instagram ha dato un feedback chiaro: vince la velocità, lunga vita ai video brevi!

Leggendo queste novità ci rendiamo conto che il panorama social, e non solo, si sta uniformando e procede sempre di più verso una comunicazione veloce e immediata, fatta di contenuti brevi, il cui formato principe è quello delle Stories. Abbandoniamo quindi le strategie confuse, lunghe e macchinose e pensiamo ad una comunicazione più semplice, intuitiva e soprattutto immediata. Condensiamo i contenuti in un arco di tempo breve in modo che siano efficaci e diretti per i followers. Vi stupireste se la durata delle stories un giorno venisse ridotta a 10 secondi? Noi no.

Canali del progetto

Case History Correlate