“Ho visto cose che voi Millennials non potreste neanche immaginarvi”

Così potremmo parafrasare un celebre film, se dovessimo parlare di Centennials, iGen, Post-Millennials, Plurals. No, non si tratta né di zombie né di robot provenienti dal futuro. Parliamo invece della Generazione Z, cioè tutti coloro nati dopo i Millennials tra il 1995 e il 2012.

Non si tratta di una semplice questione anagrafica o generazionale, in quanto gli Z sono i fautori e i protagonisti di un vero terremoto nel mondo della comunicazione e dei media.

Gli effetti di questa evoluzione sono sotto gli occhi di tutti. Basta una rapida controllata sui social per vedere il predominio dei video, il formato verticale sempre più presente ad ogni scroll, colori pastello, illustrazioni…

Il perché è presto detto: è la Generazione Z a “dettare legge”. Sono loro che, con le loro modalità di fruizione, stabiliscono i trend visivi e di formato.

Il design, come il resto della comunicazione, si evolve costantemente con l’evoluzione della società. La vera sfida è quindi trovare diverse soluzioni che possano adattarsi ed entrare sempre più nella quotidianità delle persone, nel modo più naturale possibile.

Il design per la Generazione Z

È ormai obbligatorio, per chiunque nel mondo della comunicazione digitale, essere al passo degli Z. Per affrontarli con le giuste “armi”, ecco una serie di consigli utili:

1) Largo al verticale

La Generazione Z è fatta da veri nativi digitali, nati e cresciuti con queste “tate digitali” chiamate social network. Parliamo infatti di utenti che incarnano davvero il mobile-first: lo smartphone è praticamente una “naturale” estensione della loro mano. Ecco perché trovano istintivo visualizzare contenuti che rispettano la struttura verticale del mezzo.

L’orientamento delle creatività passa così dall’orizzontale al verticale, e sono gli stessi social a premiare proprio le modalità e i formati che si adattano alle nuove dinamiche di fruizione (fonte: Buffer).

2) Il design e l’interfaccia

Prendete il vostro smartphone, accedete all’app del social network, scrollate per vedere altri contenuti, fate tap per far partire la gif animata, swipe up per scoprire il link…vi ricorda qualcosa?

Oltre a comunicare con emoji, a mandare messaggi vocali e postare Stories su Instagram, la Generazione Z usa le interfacce social al pieno delle loro capacità. È fondamentale, quindi, utilizzare a proprio vantaggio le gesture introdotte dalle piattaforme, considerandole come azioni naturali e istintive interne alle dinamiche della piattaforma ospite.

3) Messaggi chiari e diretti

È importante comunicare il messaggio in modo esplicito e diretto: stiamo infatti parlando con una generazione caratterizzata da scarsa attenzione. Non per colpa loro, ma per un tale stimolo e bombardamento di contenuti, colori ed emozioni dalle diverse piattaforme che li spinge a saltare i contenuti che risultano essere troppo complicati o invasivi.

Non stupisce che la soglia media di attenzione di questi utenti sia di soli 8 secondi: o il contenuto è immediatamente d’impatto oppure…spettatori persi (vale anche per le nuove anteprime di IGTV introdotte da Instagram).

Il modo più funzionale per veicolare un messaggio e intrattenere allo stesso tempo è sicuramente il video: creare dei contenuti multimediali, infatti, permette di sfruttare più livelli d’attenzione e di catturarla in modi diversi.

Non è quindi un caso che i contenuti premiati maggiormente dalle piattaforme social siano i video, specie quelli studiati per adattarsi al formato verticale. Ancora una volta, è la Generazione Z a influenzare direttamente le dinamiche dei social network.

Il perché è presto detto: gli Z usano Internet prevalentemente come fonte d’intrattenimento. A differenza delle vecchie generazioni non si “ritagliano” un momento per guardare un video su YouTube, ma sfruttano qualsiasi momento libero per fruire contenuti.

4) Creare un ambiente coerente e coeso tra le piattaforme

Una forte immagine coordinata, declinata sulle diverse piattaforme, permette di fidelizzare gli utenti: abituati a usare con dimestichezza i vari social, troveranno sempre un habitat naturale e familiare.

Usare una palette cromatica, uno stile fotografico, illustrato o tipografico è il modo giusto per riuscire a farsi riconoscere e costruirsi un’identità forte e riconoscibile immediatamente su tutti i canali.

È il momento di imparare una regola d’oro: gli utenti della Generazione Z non si fidelizzano con un brand in quanto tale, ma premiano chi sa offrire un valore aggiunto, emozionale e iconico.

Senza dimenticarci una verità assoluta: ogni design deve rispecchiare nativamente il canale su cui è veicolato, utilizzando gli strumenti e le potenzialità che offre.

Bene, vi sentite pronti per affrontare la Generazione Z?

 

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