Il mondo degli eventi è stato il primo a fermarsi non appena è arrivato il Covid e, molto probabilmente, sarà l’ultimo a ripartire per come lo conosciamo. Durante il periodo estivo pian piano qualcosa ha ripreso a ingranare, ma gli eventi vanno ora nuovamente incontro a una fase di fermo.

I lavoratori dello spettacolo hanno manifestato il 10 ottobre in Piazza Duomo a Milano per chiedere al governo attenzione e interventi per far ripartire il settore e soprattutto per far tornare al lavoro gli oltre 570.000 professionisti fermi ormai da febbraio. Nonostante le argomentazioni della manifestazione Bauli in piazza con il recente Decreto Ministeriale del 25 ottobre è ufficiale, gli eventi e i congressi chiudono nuovamente, nonostante i rigidi protocolli di sicurezza adottati.

L’event industry sta soffrendo moltissimo, un settore che produce 65,5 miliardi di euro con un impatto sul PIL italiano di 36,2 miliardi di euro/anno e che coinvolge 569 mila addetti ai lavori.
I danni prodotti dal Covid sono incalcolabili e incideranno in maniera profonda anche sul 2021.
Si stima che ogni anno agli eventi partecipino 56,4 milioni di persone (dati Oxford Economics/Istituto AstraRicerche/ADC Group).

Non sono solo gli organizzatori degli eventi, tantissime altre microimprese gravitano intorno a questo settore: allestitori, catering, interpreti, operatori video, albergatori e tanto altro.

IAKI - Eventi 1

L’opportunità del digitale

Ad oggi, secondo Events&LiveIndustry, l’iniziativa che raggruppa le associazioni della comunicazione live, dell’industria dei meeting e di tutta la filiera dalle agenzie alle aziende, sono stati cancellati più della metà degli eventi previsti per il 2020 e manca la possibilità concreta di programmare il calendario degli eventi del 2021.

Non è detto che non esistano però altre forme per connettersi con il grande pubblico: il mondo degli eventi può sempre più evolvere in altre forme grazie alla digital transformation e creare nuovi punti di contatto tra persone e luoghi.

Grazie alla digitalizzazione (qui una nostra riflessione a riguardo) è possibile rendere accessibili dei contenuti indipendentemente dalle possibilità fisiche e materiali del momento che stiamo vivendo.

La tecnologia è un alleato per colmare le distanze e vincere la sfida del distanziamento sociale, uno strumento per veicolare in modo efficace messaggi e contenuti. Facendo vivere gli eventi anche nel digitale e non solo nei consueti luoghi fisici il consumatore ha la possibilità di vivere nuove esperienze.

IAKI - Eventi

Gli eventi migrano nel web

Dal momento che non è ancora possibile programmare con certezza degli eventi con un grande pubblico perché non sfruttare il web anche per relazionarsi? Tutti gli attori coinvolti nel mondo degli eventi possono grazie al digitale ritrovarsi in un ambiente virtuale, come ad esempio una piattaforma web, per creare relazioni e mandare avanti i propri settori di attività.

Fiere, festival, concerti, sono tanti gli eventi che a causa del Covid hanno dovuto annullare e posticipare a data da destinarsi i propri appuntamenti, ed ancora oggi purtroppo è difficile riuscire a prevedere e pianificare ciò che accadrà nei prossimi mesi. Ma il web può fornire delle alternative.

Eventi di moda

Anche un grande evento come la settimana della moda maschile di Parigi ha deciso di migrare sul web realizzando un evento solamente online. La Federazione dell’alta moda e della moda francese hanno deciso di organizzare l’evento in formato digitale su una piattaforma web dedicata. La sfilata e la presentazione di ogni azienda di moda sono stati mostrati con un video, con una sezione editoriale con contenuti interamente disponibili per la stampa.

Eventi gaming

Gli eventi trovano inoltre spazio nel mondo del gaming. Nessuno scorderà come il noto rapper e discografico statunitense Travis Scott ha radunato durante il lockdown 12 milioni di persone attraverso lo storico videogioco Fortnite per il suo concerto virtuale. Gli appassionati di Fortnite hanno assistito all’evento da ogni parte del mondo, ma non solo. Il concerto è stato seguitissimo anche su altri contenitori video streaming come Twitch e Youtube. Secondo i dati diffusi da Epic Games, in totale 12,3 milioni di persone hanno assistito al concerto su Fortnite battendo il precedente record di 10,7 milioni durante l’evento del musicista Marshmello del 2019.

Eventi musicali

Gli eventi musicali vivono anche su Twitch TV. La popolarissima piattaforma streaming, inizialmente luogo esclusivo dei gamer, è stata acquistata da Amazon. Ad oggi se la contende con i colossi come YouTube e Instagram. Tantissimi musicisti si esibiscono su Twitch in streaming nel proprio studio casalingo, fanno dj set, rilasciano interviste. Oltre ad esserci concerti, festival, show. La musica è presente su Twitch da prima della quarantena, ma ora più che mai diventa uno spazio dove entrare in contatto. Il poter impostare una connessione live tra streamer e utente, che può partecipare attivamente attraverso la chat della piattaforma, fa si che l’utente si sente parte integrante dello show proposto.

Investire nel digital non vuol dire solamente colmare il forzato vuoto imposto da questo momento storico. Significa viverlo come un’opportunità. Quando gli eventi potranno ricominciare a ospitare migliaia di persone, la piattaforma digitale potrà sempre vivere in parallelo all’offline.

Incontrarsi negli scenari virtuali, quali vantaggi?

Questa nuova veste degli eventi apre nuove opportunità:

  • Networking worldwide: in questa epoca Covid gli spostamenti continuano a essere incerti, grazie al web i partecipanti possono connettersi ovunque si trovino. Il pubblico diventa quindi più ampio e variegato. I confini si annullano. Partecipando virtualmente all’evento lo si può fare da qualsiasi parte del mondo, aumentando così esponenzialmente il pubblico a cui ci si può rivolgere.
  • Contenuti più fruibili: sul digitale non è necessario girare un evento per ore, perché tutto è a portata di clic. Pensiamo a una fiera ricca di stand o a un festival dove si esibiscono tanti artisti. Trovare ciò che interessa veramente spesso nell’offline risulta dispendioso in termini di tempo ed energia. I contenuti di un evento online sono più immediati e facili da scoprire. Ad esempio attraverso i filtri di un campo di ricerca di un sito.
  • Maggiore conoscenza dei propri interlocutori: è più facile profilare e conoscere il proprio target. Gli incontri si possono dilazionare nel tempo permettendo maggiori approfondimenti. Attraverso la piattaforme web si possono condividere sondaggi mirati per focalizzare i punti di forza e le aree di miglioramento dei propri eventi. Oltre ad avere una reportistica più dettagliata dei contatti avviati.

La fase che stiamo vivendo è indubbiamente difficile e unica. È importante cercare di trasformare i problemi in opportunità per cambiare, sperimentare. Creare nuovi modi per veicolare i propri prodotti e coinvolgere il pubblico. Il mondo digitale è un’occasione di ripartenza per tanti settori, non solo per il mondo degli eventi.

E noi di IAKI siamo qua pronti ad aiutarvi a fare chiarezza in questi incerti scenari e per supportarvi nel realizzare eventi digitali di successo e campagne di comunicazioni vincenti anche in questo difficilissimo periodo storico.

Canali del progetto

Case History Correlate